Un’antica varietà di mais che arrivò nel borgo seriano di Gandino nel 1632 e che oggi, grazie ad un progetto di salvaguardia e valorizzazione, è stata riscoperta in tutte le sue qualità.
Gandino vanta un particolare primato: è stato il primo luogo in Lombardia a coltivare il Mais e dove di conseguenza fu cucinata la prima polenta gialla.
Divulgare e promuovere i valori immateriali che hanno caratterizzato la storia agro-alimentare, pastorale e territoriale della Val Gandino.
Lo scopo del progetto è promuovere da un lato rinnovate, diffuse competenze e dall’altro favorire la crescita di un turismo esperienziale che leghi luoghi, itinerari, ambiente, attività agricole ed enogastronomia.
Il Mais Spinato di Gandino oltre che per la polenta è indicato per dolci, biscotti, pasta e focacce a cui conferisce un sapore inconfondibile.
È la sostenibilità il motore di questo progetto che tocca a 360 gradi cultura, coltura, economia e turismo, coinvolgendo tutti gli attori parte di una filiera integrata.
scheda del mais spinatoScopri la storia del Mais Spinato di Gandino, a partire dai suoi chicchi e dalla crescita nei campi, fino al prodotto finito, grazie ai laboratori didattici organizzati dalla Comunità del Mais Spinato.
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